Non solo un sapore: la magia della caccia al tartufo con "La Luna di Dori"

Non solo un sapore: la magia della caccia al tartufo con "La Luna di Dori"

“La passione per i tartufi e iniziata quando avevo 10 anni...” racconta cosi Filippo, con quel sorriso di chi ha fatto del suo sogno una realta.

E a sentirlo parlare mi sono sentita subito coinvolta in questo suo mondo affascinante, tra boschi silenziosi, odori intensi e una profonda connessione con la natura.

Ascoltandolo ho capito che il terreno giusto e l’addestramento delle cagnoline sono due aspetti fondamentali per scovare i migliori tartufi. Ad ogni mio passo una nuova scoperta: ho imparato come riconoscere un buon tartufo e perche il bianco e la varieta piu preziosa.

Dalle sue parole ho percepito la passione di chi vive questo lavoro con amore e dedizione, facendosi portatore di una tradizione antica, con uno sguardo fresco e moderno.

La storia de La Luna di Dori

Sai perche il progetto si chiama cosi?

Perche la luna gioca un ruolo fondamentale nei cicli della natura: influenza la nascita di funghi e tartufi, guida la fermentazione del vino e accompagna lo sviluppo dei batteri nei formaggi, contribuendo alla loro crescita e al loro sapore unico.

E Dori? Dori era l’adorata cagnolina che il trisnonno di Filippo fu costretto a vendere per acquistare la cascina che ancora oggi e il cuore del progetto. Un nome che non e mai stato dimenticato: da allora, quasi tutte le femmine della famiglia a quattro zampe si chiamano cosi.

Quella di Filippo e una famiglia che ha costruito la propria storia sulla passione per la ricerca e sull’arte dell’addestramento. Negli anni hanno valorizzato le zone tartufigene esistenti e ne hanno sviluppate di nuove, contribuendo alla salvaguardia di un tesoro sempre piu raro: il tartufo bianco d’Alba. Un frutto prezioso della terra, oggi piu che mai simbolo di eccellenza.

I cani e la ricerca del tartufo

Se c’e una cosa che ho imparato essere di fondamentale importanza per scovare tartufi e l’addestramento dei cani, che di fatto svolgono la maggior parte del lavoro insieme al Trifolau, che in gergo e il cercatore e raccoglitore di tartufi.

Dai racconti di Filippo scopro che un tempo utilizzavano per la ricerca i cani bracchi tedeschi, ora invece prediligono quelli ungheresi a pelo corto, che vengono scelti in base all’eta, perche un cucciolo potrebbe sempre distrarsi per gli odori.

Il rischio, per un cane giovane e inesperto, e che si stanchi arrivato in prossimita dei tartufi, sprecando tutta la sua energia, per poi per farsi male alle zampe. E se questo accade, come mi ha spiegato Filippo, quel cane non scavera mai piu.

Che senso avrebbe quindi rischiare? 

Anche se i cani adulti riescono a dosare meglio le energie, e pur vero che bisogna conoscere bene i propri cani per fare la scelta migliore.

Piu osservo Filippo, piu rimango colpita dalla passione che ha per il suo lavoro. E i racconti, cosi come le curiosita, si susseguono uno dopo l’altro. 

Sorrido quando mi spiega che i cani non possono mai abbuffarsi prima della ricerca, perche altrimenti non sono prestanti, ancora di piu quando li paragona a un ciclista prima di una gara, o a un calciatore prima di giocare. Non possono certo mangiare un piatto di lasagne, altrimenti chi corre piu!?

È pero il Trifolau a conoscere le zone dei tartufi ed e lui che porta i cani la maggior parte delle volte per la ricerca, anche se in alcuni casi e il cane che li trova di sua spontanea volonta. Un equilibrio molto sottile, che per funzionare ha bisogno di una forte sinergia.

Come mai il tartufo e cosi pregiato?

In questi anni mi sono sempre chiesta come mai il tartufo fosse sempre piu raro e costoso. E la risposta mi e arrivata proprio da Filippo.

Le zone in cui sono presenti i tartufi sono sempre meno sia per il cambiamento climatico, che per le azioni compiute dall’uomo, oltre al fatto che il tartufo e molto sensibile.

C’e poi da dire che il tartufo non e come i funghi, non bastano poche gocce di pioggia per farlo ricrescere nella stessa posizione, serve un anno ogni volta.

Se il contadino butta il diserbante per le vigne, il tartufo non crescera piu, se viene un temporale e una pianta si spezza, sara la stessa cosa. Un altro problema e l’abbandono dei boschi, che un tempo erano ben tenuti per la raccolta della legna, mentre ora sono pieni di piante infestanti che hanno turbato la crescita del tartufo.

La mia visita a La Luna di Dori si fa sempre piu interessante e ringrazio Filippo per avermi fatto appassionare a una realta che conoscevo, ma non in modo cosi approfondito.

Scopro che i tartufi acquisiscono un sentore piuttosto che un altro a seconda del tipo di piante a cui crescono vicino, come per la loro vecchia tartufaia, coltivata in prossimita degli alberi di nocciolo.

Penso che potrei rimanere ad ascoltarlo per ore senza stancarmi mai!

Esperienze da vivere a “La Luna di Dori”: la ricerca del tartufo

Visto il racconto intenso di Filippo, e l’entusiasmo che mi ha trasmesso, non potevo che partecipare alla ricerca didattica del tartufo

Un’esperienza unica, che mi ha fatto capire come avviene la ricerca, quali sono le caratteristiche del terreno e i segnali che indicano la presenza del tartufo. Ho persino visto in azione Mia, una delle cagnoline di Filippo e Francesca, la sua compagna.

La Luna di Dori offre altre attivita oltre alla ricerca del tartufo, come:

- la  ricerca didattica con merenda nel bosco

- la ricerca notturna

- il pranzo o la cena nel bosco con prodotti a base di tartufo

Sono esperienze a cui e possibile partecipare sia in gruppo che in privato, un’avventura che va oltre il semplice gusto: la scoperta di un mondo che in pochi conoscono veramente.

Cosa dire di questa bellissima giornata?

Intanto, che non vedo l’ora di ripeterla, per quanto bene mi sono trovata. E poi che la visita a La Luna di Dori mi ha arricchito veramente tantissimo, lasciandomi un bellissimo ricordo.

Mi sono ritrovata immersa nella natura, ne ho sentito i profumi e gli odori, ho visto la sinergia tra i cani e il Trifolau, fondamentale perche la caccia al tartufo porti i suoi frutti. 

Ma soprattutto ho apprezzato l’amore che Filippo nutre per i suoi cani, che non vengono utilizzati solo per scovare tartufi, ma sono parte integrante della famiglia, e come tali amati e rispettati. Questo e tanto altro e La Luna di Dori. 

Se vuoi un consiglio, non perdere la tua occasione per conoscere una realta come quella di Filippo e Francesca, per esplorare un mondo ancora in parte sconosciuto: quello dei tartufi.

Vuoi vivere anche tu questa esperienza ma prima vuoi conoscerne prezzi e dettagli?

Scrivimi una e-mail a flaia@flaia.it e rispondero a ogni tua domanda!

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